SLIDE 1 NERO
SLIDE 2 FUNERALE
Tableau iniziale
dolore, ad ogni battuta prendiamo la scena e poi rientriamo
Riccardo: Vi è
mai capitato di sentire una barzelletta così tante volte da dimenticare perché
è divertente? E poi la sentite di nuovo e improvvisamente è nuova e vi
ricordate perché vi era piaciuta tanto la prima volta. Quella era la burla
finale di mio padre penso: a furia di raccontare le sue storie, un uomo diventa
quelle storie, esse continuano a vivere dopo di lui e in questo modo egli
diventa immortale.
SLIDE 3 NERO
Elena: (T)Ho
viaggiato molto nella mia vita, quasi sempre senza partire.
Sean: Nelle
lunghe ore d'inattività e di ieri
che solo certa età può regalare,
Lemuele Gulliver tornava coi pensieri
ai tempi in cui correva per il mare
Eliana: e
sorridendo come sa sorridere soltanto
chi non ha più paura del domani,
parlava coi nipoti, che ascoltavano l' incanto
di spiagge e odori, di giganti e nani,
scienziati ed equipaggi e di cavalli saggi
Sean e Eliana: riempiendo
il cielo inglese di miraggi...
SLIDE 4 VIANDANTE SUL MARE DI NEBBIA
Elena: (T) Dicono
i marinai che sul mare, all’alba, “il vento scrive”
Loris: (T) C'è
una marea nelle cose degli uomini e noi ci troviamo a bordeggiare in questo
mare aperto; sta a noi saper seguire la corrente in un momento che ci è
favorevole
Rientriamo nel tableau
fronte pubblico
Riccardo: (T) Di
fronte al mare la felicità è un’idea semplice.
Riccardo: (T)
"Dai sorte a tuo figlio e gettalo in mare", se gli hai dato un poco
di fortuna, se la caverà sempre.
Elena: (T) Non posso più rimanere. Il mare che chiama a sé tutte le
cose, mi chiama, e io devo imbarcarmi.
Eliana: (T) Le
poche stelle sopra di noi gettavano una luce fioca solo sulla nave. Era
qualcosa che mai avevo visto prima; non vi era segno alcuno della direzione da
cui sarebbe giunto un possibile mutamento: una minaccia che ci stringeva sempre
più a ogni lato.
Loris: (T) La più
stupefacente meraviglia dell'abisso è la sua insondabile crudeltà
Sean: (T) Le
acque hanno volti. E sopra i volti affiorano burrasche.
SLIDE 5 PROIEZIONE IMMAGINE ONDA HOKUSAI + TEMPESTA
Capitano (Loris): Capo
nocchiero!
Capo Nocchiero
(Riccardo): Son qui, capitano. Che c’è?
Capitano (Loris):
Coraggio, dà voce alla ciurma: che si diano daffare, forza, forza! O qui coliamo
a picco... Avanti! Presto!
(Esce)
Entrano alcuni MARINAI
Capo Nocchiero
(Riccardo): Forza, ragazzi! Forza, fate cuore! Voi, qua, imbrigliate la
vela maestra! Attenti al fischio, là, del capitano! Ventaccio cane, soffia
s’hai polmoni! Soffia, fino a scoppiare!
Entrano ALONSO, SEBASTIAN,
ANTONIO, FERDINANDO, GONZALO e altri
Alonso (Eliana): Ehi,
là, nostromo! Mi raccomando, attenti alla manovra! Il capitano, dov’è il
capitano? Mettete all’opera tutta la ciurma.
Capo Nocchiero
(Riccardo): E voi tenetevi sotto coperta!
Antonio (Sean): Il
capitano! Dov’è il capitano?
Capo Nocchiero
(Riccardo): (Porgendo orecchio al fischio del
capitano) Non lo sentite? Ma via dalla tolda, che ci state intralciando
la manovra! Il vostro posto è giù, sotto coperta; se rimanete qui, date solo
una mano alla burrasca.
Gonzalo
(Elena): Ehi, brav’uomo, sta’ calmo, per favore!
Capo Nocchiero
(Riccardo): Ditelo al mare di star calmo! Fuori! A quest’onda ruggente
importa poco il titolo di re. Tutti in cabina e zitti! E non ci disturbate più.
Gonzalo (Riccardo):
Va bene. Ma ricordati di chi hai a bordo.
Sean : (T) Tutto
in te è magia e tensione estrema
Signora dei teoremi e dei lampi marini
battono le sillabe della notte nel cuore del poema
Signora delle tempeste e dei liquidi cammini
Loris : (T)
Naufragare, andare alla deriva mi è essenziale. È un bisogno fisico e mentale
per azzerarmi e diventare più forte.
Eliana :(T) In
noi pienezza e naufragio sono compatibili
Elena: (T)
Nuotai dove mi portò la sorte, e fui sospinto innanzi dal vento e dall'alta
marea.