martedì 28 gennaio 2014

#FucinaGulliver/7

SLIDE 22: NERO
_____: (T) Rimisi la testa giù e chiusi gli occhi, non perchè non fossi offeso dagli scherzi dei miei padroni ma perché mi sentivo tanto lontano da loro, da tutti.
SLIDE 23: FACCIONI CHE SUSSURRANO
_____: (T) La calunnia si costruisce prima di tutto con il silenzio di chi conosce la verità.
_____: (T) è un vocabolo sdentato che, quando arriva a destinazione, mette mandibole di ferro.
_____: (T) Lontano, sempre più lontano, ma con un peso addosso, con un traino che non mi permetteva di andare avanti, di tornare indietro.
_____: (T) L'ingiuria è la figlia prediletta dell'invidia.
_____: (T) Se fossi solo io a credere in me, mi chiederei se un pazzo abita la mia mente..
_____: (T) Ma se l'ingiuria è riservata ai giusti allora che facciano pure.
_____: (T) Il modo migliore di difendersi è quello di non diventare simili a loro
SLIDE 24: NERO
_____: (T) Io devo essere un uomo virtuoso
_____: (T) Io devo essere smeraldo e mantenere il mio colore.
_____: (T) È giunto il momento nel quale voi e le vostre parole diventate il boia, la mia onestà il condannato.
_____: (T) Odio meno l'ingiuria dichiarata che quella traditrice, quella bellicosa piuttosto che quella pacifica.
_____: (T) L'ingiuria è il tributo che i malvagi riservano ai giusti.
_____: (T) Come s'incede più gagliardi sotto il fuoco di fila dei malevoli sguardi; quali sul giustacuore, quali macchie gentili fan gl'invidi il fiele e la bava dei vili!

_____: (T) E' ridicolo non cercare di evitare la malvagità propria e cercare di evitare quella degli altri

martedì 21 gennaio 2014

#FucinaGulliver/6

LA BAMBOLA, PATTY PRAVO
_____: (T) Vorrei essere un giocattolo che prende vita quando tutti dormono, per poter finalmente giocare.
_____: (T) Ero un meccanismo da nulla, specie di giocattolo, fantasia d'inventore perduto nei sogni, una utopia!
_____: (T) Quando giocano i giocattoli?
_____: (T) Ormai era solo un giocattolo, in una sfera di vetro.
SLIDE 20: LA SCATOLA-CASA
_____: (T) L'ebanista della regina ebbe l'incarico di costruire una scatola che potesse servirmi da camera.
_____: (T) Mi prostrai fino a toccare il piano del tavolo replicando con umili parole che ero lo schiavo.
_____: Mi inginocchiai e chiesi l'onore di poter baciare il piede di Sua Maestà, ma Sua Grazia volle porgermi il mignolo.
_____: (T) Come deve sentirsi ad esser pallina senz'occhio sbattuta da tutte le parti? Burattino accasciato o pupazzo di pezza, pedina di scacchi o carta nel mazzo... come deve sentirsi uno ad esser giocato?
_____: (T) Datemi la carica! Come un giocattolo!
_____: (T) Il naso era gelato / il cuore non batteva / forse si era fermato / o forse non l'aveva!
_____: (T) Il burattino non dovrebbe mai desiderare di diventare un bambino vero!
_____: (T) Ho pensato di fabbricarmi da me un bel burattino di legno, che sappia ballare, tirare di scherma e fare i salti mortali!
_____: (T) Perché la marionetta è malleabile nelle mani del bambino...
_____: (T) … ma per l'adulto diventa despota, e lo comanda con i ricordi che si porta appresso!
SLIDE 21: I CORVI E IL PASSEGGIATORE
_____: Eppure scommetto che questi esserini hanno i loro bravi titoli, e le cariche onorifiche, costruiscono piccoli nidi e catapecchie che chiamano case e città; ostentano vesti e carrozze, fanno all'amore, combattono, disputano, truffano, tradiscono...!
_____: (T) Da piccola ero estasiata dall'idea di essere un gioco in mano ai giganti. Tutt'ora non sono sicura del contrario.
_____: (T) … e stavamo lì, nello spazio di mezzo, tra mondo e giocattolo.

_____: (T) Finiamo sempre per essere il gioco dimenticato dei nostri giocattoli preferiti. 

martedì 14 gennaio 2014

#FucinaGulliver/5

SLIDE 15: NERO
SLIDE 16: VISO DAL MARE (Egor Shapovalov)
Sean: (T) La natura e il destino mi hanno sempre costretto ad una vita attiva e senza requie.
Elena: (T) Il 10 Giugno 1702 mi imbarcai sull’Avventura.
Eliana: (T) Un mozzo annunciò terra, potemmo vedere distintamente una grande isola o un continente?
Riccardo: (T) Gli uomini erano già risaliti sulla scialuppa e remavano alla disperata verso la nave, stavo per richiamarli, quando vidi un essere immane che arrancava in mare dietro di loro.
Elena: (T) E’ regola dell’uomo avveduto abbandonare le cose che abbandonano.
SLIDE 17: NERO
Loris: (T) Corsi a perdifiato nella direzione dalla quale ero venuto. Salii per una ripida collina che mi aprì la prospettiva sulla campagna circostante.
Sean: (T) Stravolto com’ero, mi venne in mente Lilliput, i cui abitanti mi guardavano come il prodigio più grande che si potesse concepire. Ed ora riflettevo sull’umiliazione che avrei dovuto provare nell’essere un’inezia in quel paese.
Loris: (T) Non c’è alcuna differenza se non la tua immensa cosmica assenza.
Eliana: (T) Atterrito e confuso com’ero, mi perdevo in queste riflessioni, quando uno dei mietitori giunse a meno di dieci metri da me. Gridai con quanta forza avevo in corpo.
Riccardo: (T) Capii al volo la sua intenzione e per fortuna ebbi la presenza di spirito di non dibattermi mentre mi sollevava in aria.
Loris: (T) Mi ammazzeranno come un cane.[...] a cosa è servito? Freddo, dentro la bocca, freddo, freddo di abbandono.
Elena: (T) Mi abbandonerò al destino, intriso di speranze e sogni come un messaggio nella bottiglia.
Riccardo: (T) Osai solo alzare gli occhi al cielo, giungendo le mani in atto supplichevole, pronunciando poche parole in tono umile e implorante, adatto alla condizione in cui versavo.
SLIDE 18: BRANDUARDI SECONDA PARTE
Elena: (T) Sistemarono la culla della bambola come il giaciglio dove potessi trascorrere la notte. E per tutto il tempo che rimasi con questa gente fu questo il mio  letto.
Sean: (T) Dormii un paio d’ore, durante le quali sognai di essere a casa con mia moglie e con i miei figli, e quando mi svegliai, nella solitudine di quella stanza enorme, sentii più pungente la pena che avevo nel cuore.
Eliana: (T) Questo è amore? Quando detesti l’assenza più di quanto ami la presenza.
Loris: (T) Chi appartiene solo a sé stesso non può essere abbandonato.
Riccardo: (T) Mi misero subito in mostra posandomi sulla tavola dove camminai ai loro comandi, sguainai e rinfoderai la spada, feci l’inchino all’ospite del padrone, mi rivolsi a lui nella sua lingua per chiedergli come stava.
Elena: (T) Io piangevo frattanto, ma, tranne una sensazione di freddo e di abbandono non sapevo perché piangessi.
Riccardo: (T) La vergogna di essere mostrato come un prodigio, in quel paese mi sentivo totalmente estraneo; e chi mai avrebbe potuto rinfacciarmi quelle sciagure al mio ritorno in Inghilterra?