giovedì 17 aprile 2014

#FucinaGulliver/18

SLIDE 37: RAGAZZA IN TRASPARENZA (@Lycia18)
Elena: Durante il mio soggiorno nell'isola […] vi fu […] una delle assemblee […], a cui il padrone prese parte […].
Eliana: […] Mi riferì […] sulla discussione che avveniva […] ma egli aggiunse anche qualche altro particolare che si riferiva alla mia persona e di cui provai presto le funeste conseguenze […].
Riccardo: L'assemblea m'ha consigliato di decidermi a farvi lavorare come gli altri iahù, oppure a rimandarvi a nuoto nel vostro paese.
SLIDE 38: NERO
Sean: Siccome non credo che possiate tornare al vostro paese a nuoto, vi consiglio di fabbricarvi una macchina […] capace di trasportarvi sulle acque.
Loris: (T) Gli emigranti mi cacciano via! Ma sappiate una cosa: anche là io sarò dalla parte dei perseguitati
SLIDE 39: CIELO IN UNA STANZA (@Rosa_vint)
Elena: Dopo avere rispettosamente salutato […] entrai nella mia piroga e mi staccai dalla riva.
Eliana: (T) Me ne andai senza sciogliere loro il dubbio che fossimo fuggiti insieme. Forse è andata proprio così
Sean: (T) ...certo, non appartenevo al mare/anche se i Dei d'Olimpo e umana gente mi sospinsero un giorno a navigare
Elena: (T) La distanza è atlantica, la memoria cattiva e vicina...
Riccardo: (T) Vele...gabbiani/Sopra il vasto blu/La stanza è in viaggio./Ma il mare/È recintato come un campo.
Loris: (T) Arrivederci fratello mare mi porto un po' della tua luce, della tua infelicità
SLIDE 40: NERO
Eliana: (T) Futili i venti per un cuore in porto, niente più bussola, niente più carta!
Sean: (T) Venne un evo di esilio dopo che l’indignazione aveva consumato completamente la sostanza umana
Elena: (T) Sulla pelle/ho sperimentato due oceani e due continenti,/mi sento quasi come un globo: non c'è più posto dove andare. Solo stelle/più in là. E brillano.
Riccardo: (T) Non so vivere, io sono assente dalla mia vita, non sono a casa
Loris: (T) Non c’è che una nota nella tastiera dell’anima mia: “nostalgìa”.

Eliana: (T) L'esilio, agli inizi, è una scuola di vertigine 

#FucinaGulliver/17

UNA DANZA SU “DIRTY BEACHES – COAST TO COAST”
Elena: (T) Arrivano da tutte le parti, i barbari. [...] Vediamo i saccheggi, ma non riusciamo a vedere l'invasione.
Loris: (T) Altro è primitivo altro è barbaro. Il barbaro è già guasto, il primitivo ancora non è maturo.
Eliana: (T) Si strappano reciprocamente i capelli e si afferrano per gli orecchi, sforzandosi ciascuno di prender tutto per sé.
Riccardo: (T) Quando scegliamo di tacere riguardo al male in realtà lo stiamo seminando ed esso tornerà allo scoperto moltiplicato per mille
Sean: (T) I barbari stanno per arrivare, si leccano il sangue tra i denti.
Elena: (T) Tornerà la moda dei vichinghi, torneremo a vivere come dei barbari.
Loris: (T) Bisogna disattendere e "vanificare le disposizioni degli occupanti"
FINE DANZA
Eliana: (T) Barbaro balbettio cercare di raccontar chi sono: parole inciampate tra i denti mi fanno sentire straniero.
Riccardo: (T) Ormai [...] opinavo che l'onore della nostra specie non valesse troppo la pena d'essere difeso.

Sean: (T) Eppure ancora non sono domato... eppure io sono intraducibile, Io risuono il mio barbarico YOP! sopra i tetti del mondo.

lunedì 7 aprile 2014

#FucinaGulliver/16

SLIDE 36: Power to the People (Elisa Borri)
Sean: Un mastino nero lucido metallico, un cane mastino con un occhio solo, vitreo, in
mezzo alla fronte. Una mano che schiaccia un bottone.
Eliana: (T) La guerra è pace... La libertà è schiavitù... L'ignoranza è forza.
Riccardo: (T) Sapere e potere si condizionano reciprocamente e l'uomo è preso dentro il
loro circolo.
Sean: (T) Mi vuoi dire caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro, quando il male ed il potere
hanno un aspetto così tetro?
Elena: (T) Il potere non è né buono né cattivo. È il poi a regalargli un'accezione. Il potere è
divenire.
Sean: (T) Va bene, parli di poteri buoni. E poi? Menzogne sincere, gelato bollente, solitudine
affollata, guerra giusta!
Loris: (T) Ma se non potessimo il potere, e se invece il Potere potesse noi, non potremmo
poter poterci potere?
Sean: (T) La morte se la sono inventata i potenti, per schiacciarci sotto il dominio della paura.
Riccardo: (T) Un anello per domarli.
Eliana: (T) Un anello per trovarli.
Loris: (T) Un anello per ghermirli.
Elena: (T) E nel buio incatenarli!
Sean: (T) Bisogna farne di strada per diventare così coglioni da non riuscire più a capire
che non ci sono poteri buoni.

#FucinaGulliver/15


Elena: (T) Si dice che l'appetito vien mangiando, ma in realtà viene a star digiuni. 
SLIDE 35: La bocca della verità
– struttura “J'accuse”: gruppo A, gli accusatori (Riccardo, Elena, Loris) – gruppo B, i menti-
tori (Eliana e Sean) – 
Riccardo: (T) Quante bugie dovrete ancora pronunciare, prima che un briciolo di verità  veda la luce?
Elena: (T) La menzogna è nemica del progresso sociale. Si emarginano gli onesti invece di considerarli come esempio. 
Eliana: (T) Una bugia resta una bugia se tutti sanno che è una bugia?
Sean: (T) Una bugia resta una bugia se nessuno sa che è una bugia? 
Loris: (T) Una società che non conosce il male non può accettare una persona che mente. 
Elena: (T) Quando la bugia sembra vera, nasce la calunnia. 
Eliana: (T) Se abbastanza gente ci crede, allora non è più una bugia.
Sean: (T) Dopotutto, una bugia cos'è? Nient'altro che la verità in maschera. 
Loris: (T) Le bugie, ragazzo mio, si riconoscono subito! Perché ve ne sono di due specie. Vi sono le bugie che hanno le gambe corte, e le bugie che hanno il naso lungo. La tua per l'appunto è di quelle che hanno il naso lungo.
Sean: (T) È dato all'uomo, e ad esso soltanto fra tutte le creature, di poter fingere. E nella finzione non v'è menzogna alcuna. 
Eliana: (T) Ogni uomo mente, ma dategli una maschera e sarà sincero.
Elena: (T) Chi non dice bugie è più vulnerabile, ma è più coraggioso nell'affrontare le difficoltà della quotidianità. 
Loris: (T) La strada verso la menzogna è lastricata di verità apparenti.
Riccardo: (T) Allora Dio disse a Caino:
Eliana: (T) “Dov'è tuo fratello?”
Sean: (T) “Non lo so, son forse io il guardiano di mio fratello?” 
Riccardo: (T) Nel paese della bugia la verità è una malattia.

giovedì 20 marzo 2014

#FucinaGulliver/14

CANZONE DEI COMUNARDI
Elena: Il 7 settembre 1710 salpammo da Portsmouth.
Sean: Avevo un equipaggio di cinquanta uomini, ma quei delinquenti che avevo imbarcato ordirono una congiura per impadronirsi della nave.
Riccardo: M'infilarono a forza in una scialuppa. Remarono per circa una lega e quindi mi lasciarono sopra una spiaggia.
Loris: Scorsi parecchi animali, tutti della stessa razza. Erano d'aspetto sconcertante, deforme...
Eliana: … tanto che ne rimasi impressionato e mi accucciai dietro un cespuglio per osservarli.
SLIDE 35: SATURNO DIVORA I SUOI FIGLI
- Loris e Sean: Dei; Riccardo, Elena, Eliana: mortali -
Loris: (T) Nutriti, finché la vita ti scorre nelle vene, essere mortale. Appaga i tuoi sensi, prima che su di te cali il buio.
Elena: (T) M'hanno pure invitato a quel picnic, ma io mica mi fido. Ché gli Dei hanno gusti strani.
Sean: (T) MENU del giorno: antipasto di manna, pasta con la manna, manna in flambé, cioccomanna!
Eliana: (T) Poca fantasia lassù, eh?
Riccardo: (T) Uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non ha mangiato bene!
Loris: (T) Mangiare? Pensate forse che gli Dei debbano nutrirsi per conservare l'immortalità?
Elena: (T) Mangia con gusto soltanto chi sa che un giorno morirà. Gli Dei invece fingono, perché non sanno che cos'è la fame.
Eliana: (T) L'uomo divora, perché potrebbe essere sempre il suo ultimo pasto. Il Dio lo guarda, invidiandone il vorace godimento.
Loris: (T) Nessuno si arroghi l'arte dei pranzi! Non prima di aver ben approfondito la scienza dei sapori.
Riccardo: (T) Tantalo, primo re della Lidia, viveva tra gli Dei ed era ammesso alla loro mensa!
Loris: (T) Ma oltraggiò gli Dei e fu punito!
Sean: (T) Fulminato da Zeus, è condannato a soffrire la fame e la sete, anche se ombra dell'Ade.

Riccardo: (T) Io caddi, sì! Ma non ci resto, a terra! Chiedo ai Numi assistenza, vado al Pensatoio a imparare io stesso. 

#FucinaGulliver/13

Riccardo: (T) È un prodigio: l'attimo, in un lampo è presente, in un lampo è passato, prima un niente, dopo un niente, ma tuttavia torna come un fantasma, e turba la pace di un istante successivo...
Sean: (T) … Continuamente si stacca un foglio dal rotolo del tempo, cade, vola via, e improvvisamente rivola indietro, in grembo all'uomo...
Eliana: (T) … Allora l'uomo dice “mi ricordo”.
TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI - ALLE ANIME PERSE
Elena: I Luggnaggiani sono un popolo cortese e generoso e, sebbene non privi di quell'orgoglio tipico dei paesi d'Oriente, si dimostrano ospitali con gli stranieri, specialmente con quelli benvoluti dalla corte.
Eliana: (T) Uno di costoro mi domandò se avessi mai visto uno Struldbrug, ossia un “immortale”.
Loris: (T) Una macchia rossa e rotonda posta proprio sul sopracciglio destro; e questo segno era infallibile indizio d'immortalità.
Sean: (T) Non è morto ciò che riposa in eterno. E in strane epoche, persino la morte può morire.
Elena: (T) Viviamo tra oggetti destinati a perire. Mortale sei nata, mortali hai generato. Ogni cosa credi, aspettala.
Riccardo: (T) Il paradosso insiste: sono l'unico uomo che vive tra gli spettri, l'unico spettro che vive tra gli uomini.
Loris: (T) Nessun uomo si bagna nello stesso fiume due volte!
Riccardo: (T) Ma malgrado siamo noi gocce nel fiume di Eraclito...
Eliana: (T) … perdura qualcosa in noi: immobile!
Sean: (T) Ciò che deve accadere accadrà, qualunque cosa facciamo per evitarlo...
Loris: (T) … Ciò che deve accadere accadrà, perché è già accaduto.  
Elena: (T) Tutto il programma d'esistenza da voi formulato nell'ipotesi di godere dell'immortalità appare assurdo e irragionevole!
Eliana: (T) Ho voluto, figlio mio, che vi trovaste presente a questa cerimonia, perché vediate come va a finire ogni cosa.
Loris: (T) Tu quoque, Brute, fili mii!

Riccardo: (T) La commedia è finita: applaudite!

lunedì 10 marzo 2014

#FucinaGulliver/12

SLIDE 33: Alessandro Magno VS soldato cinese (vint-ros)
Riccardo: (T): Noi siamo gente avvezza alle piccole cose / umili e silenziose / ad una tenerezza sfiorante e pur profonda / come il ciel, come l'onda / lieve e forte del mare.
Sean: (T) Il vero mistero del mondo è il visibile...
Elena: (T) … non l'invisibile!
SLIDE 34: Kublai-Kahn (ildiafanome)
Loris: (T) E gli uccelli marini additano col volo...
Eliana: (T) … la strada del Katai per Marco Polo!
GUCCINIASIA
Elena: (T) Correranno le intense vie d'Oriente...
Sean: (T) … ventilate fanciulle, e dai mercati salmastri...
Eliana: (T) … guarderanno ilari il mondo.
Loris: (T) Perché è così desolato lo spazio? Come mai il tempo ci deforma le coscienze?
Eliana: (T) Le favoleggiate ricchezze della Terra Incantata d'Oriente, avvolte in tanti colori tristi e oscuri.
Sean: (T) Il Re persiano Shahryar, tradito, uccide le sue spose dopo la prima notte di nozze.
Riccardo: (T) Quando mi arrenderò si annienterà il dubbio che m'inquieta l'anima.

Elena: (T) L'unica cosa senza mistero è la felicità, poiché si giustifica da sé. 

venerdì 7 marzo 2014

#FucinaGulliver/11

Eliana (A): (T) Per emettere i giusti suoni, chiamate parole, bisogna passare attraverso il silenzio
Sean (B): (T) Stando immerso di notte, in segreto studio
Riccardo (A): (T) Immagini il silenzio se tutti dicessero solo quello che sanno?
Elena (B): (T) Dai dottori di Smirne ho imparato il triangolo e il libro della vita scorreva piano fra le dita

Loris (A): (T) La dottrina si tramanda in silenzio e non tramite il silenzio
Sean (B): (T) La nostra sarebbe dunque l'epoca d'oro dell'alchimia?
Eliana (A): (T) La mente umana non può sopportare troppa realtà
Elena (B): (T) Son dunque un mago per il fatto d'esser un poeta?
STAIRWAY TO HEAVEN – LED ZEPPELIN
Riccardo (A): (T) Tutto, anima mia, ha un altro senso, anche l’avere un senso
SLIDE 32: GATTI A 3 OCCHI (VINT-ROS)
Loris (A): (T) Se le porte della percezione fossero purificate, tutto apparirebbe all’uomo come in effetti è, infinito.
Riccardo (A): (T) La bellezza è l'eternità che si contempla in uno specchio. Ma voi siete l'eternità e siete lo specchio.
Eliana (A): (T) L'immaginazione non è uno stato mentale: è l'esistenza umana stessa.
Riccardo (A): (T) I fenomeni visibili sono uno sguardo lanciato su ciò che non è visibile.
Eliana (A): (T) Non sono il buio e l'ignoto ad affascinarci, bensì il timore che verso essi ci spinge.
Loris (A): (T) Nell'oscurità di un futuro passato il mago desidera vedere. Non esiste che un'opportunità tra questo mondo e l'altro.

Eliana (A): (T) Usa ogni energia per governare il pensiero: brucia il tuo pensiero come la fenice.

martedì 25 febbraio 2014

#FucinaGulliver/10

SLIDE 30: DISTORSIONE SPAZIO-TEMPO (SEAN)
Elena: (T) Girando la calamita in modo che rivolga verso terra il polo dell'attrazione, l'isola si abbassa.
Sean: (T) La gravità non è responsabile, se gli uomini cadono in amore.
Elena: (T) Dunque nessuno sa veramente quale schiavitù rappresenti la forza di gravità finché non raggiunge l'interfaccia del tuono?
Loris: (T) Andavano e venivano con molta gravità, come persone che si consultassero sopra qualche importante affare.
Riccardo: (T) Sono la forza di Gravità, è contro di me che deve lottare il Razzo, è a me che si sottomettono i rifiuti della preistoria per essere tramutati nella sostanza stessa della Storia.
Eliana: (T) In verità non sono riuscito a scoprire la causa della gravità dai fenomeni, e non avanzo ipotesi.
Sean: (T) Non importa il senso, quanto la connessione. Non é interessante il muscolo cardiaco, quanto la gravità che lo ancora.
Eliana: (T) La mela di Adamo rifugge il peccato cadendo empirica dall'albero della conoscenza, generando nuova scienza.
SLIDE 31: ELEFANTE ROVESCIATO (VINT-ROS)
Loris: (T) Tutte le masse del suolo erano come strappate dai loro sostegni, schiodate, e cominciarono a girare, ubriache.
Riccardo: (T) Fluttuavo nel vuoto, sospeso tra gli orari della giornata.
Sean: (T) Negli elementi primigeni, staccarsi da terra per incontrarsi con il proprio corpo...
Elena: (T) … libero dalla schiavitù e dalla forza di gravità...
Eliana: (T) … e lì, fermarsi.
Loris: (T) Attendere...
Riccardo: (T) … poter sognare il volo di Icaro!
LA DONNA CANNONE – DE GREGORI
Sean: (T) Il centro della Terra non è il centro del mondo, ma solo della gravità e della sfera lunare!
Riccardo: (T) Non c'è un singolo centro per tutte le orbite e sfere celesti.
Eliana: (T) Se nel vuoto non c'è forza di gravità gli amori che in esso si muovono non possono cadere.
Elena: (T) Piombate dalla luna, e sia! Forse è un demente! E non ne piombo affatto metaforicamente!
Loris: (T) Come andava adunandosi per la sola gravità nel buco più profondo della terra, il mare.
Sean: (T) In quel luogo il cielo non imponeva il suo peso, e gli uomini si sentivano superiori al mondo e alle sue leggi.
Elena: (T) Non si sfugge alla gravità non c'è modo. Si cade toccando terra con un tonfo sordo.

Riccardo: (T) Qui non è successo nulla. Da solo è caduto, da solo si alzerà, e già sopravvissuto a questa guerra. 

giovedì 13 febbraio 2014

#FucinaGulliver/9

Loris: Nove mesi dopo la mia fuga, scesi a Downs.
Elena: Le case, gli alberi, il bestiame e le pecore che incontravo strada facendo, mi sembravano così minuscoli che credevo di essere a Lilliput.

Riccardo: Non ero a casa da più di dieci giorni, quando venne a trovarmi il capitano Guglielmo Robinson
Riccardo: Salpammo il 5 Agosto 1706.
Eliana: Il decimo giorno fummo inseguiti da due navi pirate.
Loris: Decisero di lasciarmi alla deriva su una canoa munita di remi e di vela e di provviste per quattro giorni.
Sean: Alzata la vela, puntai sull’isola più vicina.
Sean: Il giorno dopo salpai in direzione di un’altra isola e poi di una terza e di una quarta, il quinto giorno approdai all’ultima isola che si vedeva.
SLIDE 27: LAPUTA LEVIGATA
Elena: Fui attorniato da una folla di persone, avevano le vesti ricamate con figure del sole, della luna e degli astri.
Eliana: (T) E quindi uscimmo a riveder le stelle.
SLIDE 28: UOMO IN PIEDI (vint_ros)
DE GREGORI – NIENTE DA CAPIRE
Loris: (T) Centocinquanta stelle in fila indiana, in questa notte umida che sa di maggiorana. Centocinquanta stelle o centocinquantuno?
Sean: (T) Stelle fascianti, frustanti, allettanti, fascine di stelle dormienti in faville, stelle rotanti e disarmanti.
Riccardo: (T) Le stelle ruotano, il tempo corre, l'orologio suonerà
Loris: (T) Annullano le stelle, tanto sono lontane, le distanze del mondo
Riccardo: (T) Che senso avranno mai, che senso abbiamo?
Sean: (T) Qualcosa vi è d'immortale anche più delle stelle
Eliana: (T) ...e la via lattea mormoro' di soldati immateriali o gassosi, alti chilometri o pochi centimetri.
Elena: (T) Sentire un acuto dolore. Vien fatto di contrarre le palpebre e produrre l'illusione di un getto di scintille.
Elena: (T) Non servono più le stelle: spegnetele anche tutte, imballate la luna, smontate pure il sole.
Eliana: (T) difficile non è nuotare contro la corrente ma salire nel cielo e non trovarci niente.
SLIDE 29: NOTTE STELLATA VAN GOGH (vint_ros)
Riccardo: (T) per quale motivo sono colpevole di sentire la sostanza lattea delle stelle?
Sean: (T) risucchiato in una galassia splendente, tra soli che non conosco, dimentico dei miei panorami e della strada per tornarvi.
Loris: (T) La maggior parte degli uomini sono come una foglia secca, che si libra nell'aria e scende ondeggiando al suolo. Ma altri, pochi, sono come le stelle fisse, che vanno per un loro corso preciso, e non c'è vento che li tocchi, hanno in sé stessi la loro legge e il loro cammino. 

Eliana: (T) Noi siamo figli delle stelle

martedì 11 febbraio 2014

#FucinaGulliver/8

SLIDE 25: ELICOTTERO STRANO (IMMAGINE VINT-ROS)
Loris: (T) Nessuno m'ha detto “volerai”. Nessuno m'ha promesso “non morirai”. Eppur, senz'ali ho già volato tanto!
Sean: (T) Avevo sempre una viva percezione che avrei un giorno o l'altro recuperato la mia libertà.
Eliana: (T – tradotto) La vita è un uccello dall'ala spezzata che non può volare.
Riccardo: (T) Salirò salirò fino a quando sarò solamente un puntino lontano.
Elena: (T) Che un sogno così non ritorni mai più...
Sean: (T) ...mi dipingevo le mani e la faccia di blu.
Loris: (T) Ti ho vista volare così in alto che il cielo ti bagnava appena le caviglie. 
Eliana: (T) E percorrendo spazi inviolati di paradiso, di dio ho sfiorato il viso.
Elena: (T) Sembrava che diecimila bagliori di saette lampeggiassero allo stesso tempo da ogni parte del cielo.
SLIDE 26: PARACADUTE (IMMAGINE LILLUCCIA)
Loris: (T) Scoprì che erano la noia e la paura e la rabbia a rendere così breve la vita di un gabbiano.
Elena: (T) Gravitare è tutta una questione di leggerezza.
SLIDE 27: FLY ME TO THE MOON
Riccardo: (T) Che strana impressione, mi par di cadere verso l'alto!
Sean: (T) La pioggia spinge in basso i voli troppo alti.
Eliana: (T) Neanche l'intenzione del volo, il sogno s'è rattrappito.
Elena: (T) Giù, giù, sempre più giù! Sarebbe mai finita quella caduta?
Loris: (T) Ma se vuoi volare, le ali si hanno o non si hanno...
Sean: (T) ...perché se non si è sicuri, non si vola.
Eliana: (T) Volare e mai precipitare! E, semmai precipitassimo, radere al suolo il mondo!
Riccardo: (T) Chi vola si schianterà al suolo la sua morte sarà diversa da quella dello scalatore che cadrà!

martedì 28 gennaio 2014

#FucinaGulliver/7

SLIDE 22: NERO
_____: (T) Rimisi la testa giù e chiusi gli occhi, non perchè non fossi offeso dagli scherzi dei miei padroni ma perché mi sentivo tanto lontano da loro, da tutti.
SLIDE 23: FACCIONI CHE SUSSURRANO
_____: (T) La calunnia si costruisce prima di tutto con il silenzio di chi conosce la verità.
_____: (T) è un vocabolo sdentato che, quando arriva a destinazione, mette mandibole di ferro.
_____: (T) Lontano, sempre più lontano, ma con un peso addosso, con un traino che non mi permetteva di andare avanti, di tornare indietro.
_____: (T) L'ingiuria è la figlia prediletta dell'invidia.
_____: (T) Se fossi solo io a credere in me, mi chiederei se un pazzo abita la mia mente..
_____: (T) Ma se l'ingiuria è riservata ai giusti allora che facciano pure.
_____: (T) Il modo migliore di difendersi è quello di non diventare simili a loro
SLIDE 24: NERO
_____: (T) Io devo essere un uomo virtuoso
_____: (T) Io devo essere smeraldo e mantenere il mio colore.
_____: (T) È giunto il momento nel quale voi e le vostre parole diventate il boia, la mia onestà il condannato.
_____: (T) Odio meno l'ingiuria dichiarata che quella traditrice, quella bellicosa piuttosto che quella pacifica.
_____: (T) L'ingiuria è il tributo che i malvagi riservano ai giusti.
_____: (T) Come s'incede più gagliardi sotto il fuoco di fila dei malevoli sguardi; quali sul giustacuore, quali macchie gentili fan gl'invidi il fiele e la bava dei vili!

_____: (T) E' ridicolo non cercare di evitare la malvagità propria e cercare di evitare quella degli altri

martedì 21 gennaio 2014

#FucinaGulliver/6

LA BAMBOLA, PATTY PRAVO
_____: (T) Vorrei essere un giocattolo che prende vita quando tutti dormono, per poter finalmente giocare.
_____: (T) Ero un meccanismo da nulla, specie di giocattolo, fantasia d'inventore perduto nei sogni, una utopia!
_____: (T) Quando giocano i giocattoli?
_____: (T) Ormai era solo un giocattolo, in una sfera di vetro.
SLIDE 20: LA SCATOLA-CASA
_____: (T) L'ebanista della regina ebbe l'incarico di costruire una scatola che potesse servirmi da camera.
_____: (T) Mi prostrai fino a toccare il piano del tavolo replicando con umili parole che ero lo schiavo.
_____: Mi inginocchiai e chiesi l'onore di poter baciare il piede di Sua Maestà, ma Sua Grazia volle porgermi il mignolo.
_____: (T) Come deve sentirsi ad esser pallina senz'occhio sbattuta da tutte le parti? Burattino accasciato o pupazzo di pezza, pedina di scacchi o carta nel mazzo... come deve sentirsi uno ad esser giocato?
_____: (T) Datemi la carica! Come un giocattolo!
_____: (T) Il naso era gelato / il cuore non batteva / forse si era fermato / o forse non l'aveva!
_____: (T) Il burattino non dovrebbe mai desiderare di diventare un bambino vero!
_____: (T) Ho pensato di fabbricarmi da me un bel burattino di legno, che sappia ballare, tirare di scherma e fare i salti mortali!
_____: (T) Perché la marionetta è malleabile nelle mani del bambino...
_____: (T) … ma per l'adulto diventa despota, e lo comanda con i ricordi che si porta appresso!
SLIDE 21: I CORVI E IL PASSEGGIATORE
_____: Eppure scommetto che questi esserini hanno i loro bravi titoli, e le cariche onorifiche, costruiscono piccoli nidi e catapecchie che chiamano case e città; ostentano vesti e carrozze, fanno all'amore, combattono, disputano, truffano, tradiscono...!
_____: (T) Da piccola ero estasiata dall'idea di essere un gioco in mano ai giganti. Tutt'ora non sono sicura del contrario.
_____: (T) … e stavamo lì, nello spazio di mezzo, tra mondo e giocattolo.

_____: (T) Finiamo sempre per essere il gioco dimenticato dei nostri giocattoli preferiti. 

martedì 14 gennaio 2014

#FucinaGulliver/5

SLIDE 15: NERO
SLIDE 16: VISO DAL MARE (Egor Shapovalov)
Sean: (T) La natura e il destino mi hanno sempre costretto ad una vita attiva e senza requie.
Elena: (T) Il 10 Giugno 1702 mi imbarcai sull’Avventura.
Eliana: (T) Un mozzo annunciò terra, potemmo vedere distintamente una grande isola o un continente?
Riccardo: (T) Gli uomini erano già risaliti sulla scialuppa e remavano alla disperata verso la nave, stavo per richiamarli, quando vidi un essere immane che arrancava in mare dietro di loro.
Elena: (T) E’ regola dell’uomo avveduto abbandonare le cose che abbandonano.
SLIDE 17: NERO
Loris: (T) Corsi a perdifiato nella direzione dalla quale ero venuto. Salii per una ripida collina che mi aprì la prospettiva sulla campagna circostante.
Sean: (T) Stravolto com’ero, mi venne in mente Lilliput, i cui abitanti mi guardavano come il prodigio più grande che si potesse concepire. Ed ora riflettevo sull’umiliazione che avrei dovuto provare nell’essere un’inezia in quel paese.
Loris: (T) Non c’è alcuna differenza se non la tua immensa cosmica assenza.
Eliana: (T) Atterrito e confuso com’ero, mi perdevo in queste riflessioni, quando uno dei mietitori giunse a meno di dieci metri da me. Gridai con quanta forza avevo in corpo.
Riccardo: (T) Capii al volo la sua intenzione e per fortuna ebbi la presenza di spirito di non dibattermi mentre mi sollevava in aria.
Loris: (T) Mi ammazzeranno come un cane.[...] a cosa è servito? Freddo, dentro la bocca, freddo, freddo di abbandono.
Elena: (T) Mi abbandonerò al destino, intriso di speranze e sogni come un messaggio nella bottiglia.
Riccardo: (T) Osai solo alzare gli occhi al cielo, giungendo le mani in atto supplichevole, pronunciando poche parole in tono umile e implorante, adatto alla condizione in cui versavo.
SLIDE 18: BRANDUARDI SECONDA PARTE
Elena: (T) Sistemarono la culla della bambola come il giaciglio dove potessi trascorrere la notte. E per tutto il tempo che rimasi con questa gente fu questo il mio  letto.
Sean: (T) Dormii un paio d’ore, durante le quali sognai di essere a casa con mia moglie e con i miei figli, e quando mi svegliai, nella solitudine di quella stanza enorme, sentii più pungente la pena che avevo nel cuore.
Eliana: (T) Questo è amore? Quando detesti l’assenza più di quanto ami la presenza.
Loris: (T) Chi appartiene solo a sé stesso non può essere abbandonato.
Riccardo: (T) Mi misero subito in mostra posandomi sulla tavola dove camminai ai loro comandi, sguainai e rinfoderai la spada, feci l’inchino all’ospite del padrone, mi rivolsi a lui nella sua lingua per chiedergli come stava.
Elena: (T) Io piangevo frattanto, ma, tranne una sensazione di freddo e di abbandono non sapevo perché piangessi.
Riccardo: (T) La vergogna di essere mostrato come un prodigio, in quel paese mi sentivo totalmente estraneo; e chi mai avrebbe potuto rinfacciarmi quelle sciagure al mio ritorno in Inghilterra?