lunedì 7 aprile 2014

#FucinaGulliver/15


Elena: (T) Si dice che l'appetito vien mangiando, ma in realtà viene a star digiuni. 
SLIDE 35: La bocca della verità
– struttura “J'accuse”: gruppo A, gli accusatori (Riccardo, Elena, Loris) – gruppo B, i menti-
tori (Eliana e Sean) – 
Riccardo: (T) Quante bugie dovrete ancora pronunciare, prima che un briciolo di verità  veda la luce?
Elena: (T) La menzogna è nemica del progresso sociale. Si emarginano gli onesti invece di considerarli come esempio. 
Eliana: (T) Una bugia resta una bugia se tutti sanno che è una bugia?
Sean: (T) Una bugia resta una bugia se nessuno sa che è una bugia? 
Loris: (T) Una società che non conosce il male non può accettare una persona che mente. 
Elena: (T) Quando la bugia sembra vera, nasce la calunnia. 
Eliana: (T) Se abbastanza gente ci crede, allora non è più una bugia.
Sean: (T) Dopotutto, una bugia cos'è? Nient'altro che la verità in maschera. 
Loris: (T) Le bugie, ragazzo mio, si riconoscono subito! Perché ve ne sono di due specie. Vi sono le bugie che hanno le gambe corte, e le bugie che hanno il naso lungo. La tua per l'appunto è di quelle che hanno il naso lungo.
Sean: (T) È dato all'uomo, e ad esso soltanto fra tutte le creature, di poter fingere. E nella finzione non v'è menzogna alcuna. 
Eliana: (T) Ogni uomo mente, ma dategli una maschera e sarà sincero.
Elena: (T) Chi non dice bugie è più vulnerabile, ma è più coraggioso nell'affrontare le difficoltà della quotidianità. 
Loris: (T) La strada verso la menzogna è lastricata di verità apparenti.
Riccardo: (T) Allora Dio disse a Caino:
Eliana: (T) “Dov'è tuo fratello?”
Sean: (T) “Non lo so, son forse io il guardiano di mio fratello?” 
Riccardo: (T) Nel paese della bugia la verità è una malattia.

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