CANZONE DEI COMUNARDI
Elena: Il 7 settembre 1710 salpammo da Portsmouth.
Sean: Avevo un equipaggio di cinquanta uomini, ma
quei delinquenti che avevo imbarcato ordirono una congiura per impadronirsi
della nave.
Riccardo: M'infilarono a forza in una scialuppa. Remarono
per circa una lega e quindi mi lasciarono sopra una spiaggia.
Loris: Scorsi parecchi animali, tutti della stessa
razza. Erano d'aspetto sconcertante, deforme...
Eliana: … tanto che ne rimasi impressionato e mi
accucciai dietro un cespuglio per osservarli.
SLIDE 35: SATURNO DIVORA I SUOI FIGLI
- Loris e Sean: Dei; Riccardo, Elena, Eliana:
mortali -
Loris: (T) Nutriti, finché la vita ti scorre nelle vene,
essere mortale. Appaga i tuoi sensi, prima che su di te cali il buio.
Elena: (T) M'hanno pure invitato a quel picnic, ma io
mica mi fido. Ché gli Dei hanno gusti strani.
Sean: (T) MENU del giorno: antipasto di manna, pasta
con la manna, manna in flambé, cioccomanna!
Eliana: (T) Poca fantasia lassù, eh?
Riccardo: (T) Uno non può pensare bene, amare bene,
dormire bene, se non ha mangiato bene!
Loris: (T) Mangiare? Pensate forse che gli Dei debbano
nutrirsi per conservare l'immortalità?
Elena: (T) Mangia con gusto soltanto chi sa che un
giorno morirà. Gli Dei invece fingono, perché non sanno che cos'è la fame.
Eliana: (T) L'uomo divora, perché potrebbe essere
sempre il suo ultimo pasto. Il Dio lo guarda, invidiandone il vorace godimento.
Loris: (T) Nessuno si arroghi l'arte dei pranzi! Non
prima di aver ben approfondito la scienza dei sapori.
Riccardo: (T) Tantalo, primo re della Lidia, viveva tra
gli Dei ed era ammesso alla loro mensa!
Loris: (T) Ma oltraggiò gli Dei e fu punito!
Sean: (T) Fulminato da Zeus, è condannato a soffrire
la fame e la sete, anche se ombra dell'Ade.
Riccardo: (T) Io caddi, sì! Ma non ci resto, a terra!
Chiedo ai Numi assistenza, vado al Pensatoio a imparare io stesso.
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