giovedì 20 marzo 2014

#FucinaGulliver/13

Riccardo: (T) È un prodigio: l'attimo, in un lampo è presente, in un lampo è passato, prima un niente, dopo un niente, ma tuttavia torna come un fantasma, e turba la pace di un istante successivo...
Sean: (T) … Continuamente si stacca un foglio dal rotolo del tempo, cade, vola via, e improvvisamente rivola indietro, in grembo all'uomo...
Eliana: (T) … Allora l'uomo dice “mi ricordo”.
TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI - ALLE ANIME PERSE
Elena: I Luggnaggiani sono un popolo cortese e generoso e, sebbene non privi di quell'orgoglio tipico dei paesi d'Oriente, si dimostrano ospitali con gli stranieri, specialmente con quelli benvoluti dalla corte.
Eliana: (T) Uno di costoro mi domandò se avessi mai visto uno Struldbrug, ossia un “immortale”.
Loris: (T) Una macchia rossa e rotonda posta proprio sul sopracciglio destro; e questo segno era infallibile indizio d'immortalità.
Sean: (T) Non è morto ciò che riposa in eterno. E in strane epoche, persino la morte può morire.
Elena: (T) Viviamo tra oggetti destinati a perire. Mortale sei nata, mortali hai generato. Ogni cosa credi, aspettala.
Riccardo: (T) Il paradosso insiste: sono l'unico uomo che vive tra gli spettri, l'unico spettro che vive tra gli uomini.
Loris: (T) Nessun uomo si bagna nello stesso fiume due volte!
Riccardo: (T) Ma malgrado siamo noi gocce nel fiume di Eraclito...
Eliana: (T) … perdura qualcosa in noi: immobile!
Sean: (T) Ciò che deve accadere accadrà, qualunque cosa facciamo per evitarlo...
Loris: (T) … Ciò che deve accadere accadrà, perché è già accaduto.  
Elena: (T) Tutto il programma d'esistenza da voi formulato nell'ipotesi di godere dell'immortalità appare assurdo e irragionevole!
Eliana: (T) Ho voluto, figlio mio, che vi trovaste presente a questa cerimonia, perché vediate come va a finire ogni cosa.
Loris: (T) Tu quoque, Brute, fili mii!

Riccardo: (T) La commedia è finita: applaudite!

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