giovedì 17 aprile 2014

#FucinaGulliver/18

SLIDE 37: RAGAZZA IN TRASPARENZA (@Lycia18)
Elena: Durante il mio soggiorno nell'isola […] vi fu […] una delle assemblee […], a cui il padrone prese parte […].
Eliana: […] Mi riferì […] sulla discussione che avveniva […] ma egli aggiunse anche qualche altro particolare che si riferiva alla mia persona e di cui provai presto le funeste conseguenze […].
Riccardo: L'assemblea m'ha consigliato di decidermi a farvi lavorare come gli altri iahù, oppure a rimandarvi a nuoto nel vostro paese.
SLIDE 38: NERO
Sean: Siccome non credo che possiate tornare al vostro paese a nuoto, vi consiglio di fabbricarvi una macchina […] capace di trasportarvi sulle acque.
Loris: (T) Gli emigranti mi cacciano via! Ma sappiate una cosa: anche là io sarò dalla parte dei perseguitati
SLIDE 39: CIELO IN UNA STANZA (@Rosa_vint)
Elena: Dopo avere rispettosamente salutato […] entrai nella mia piroga e mi staccai dalla riva.
Eliana: (T) Me ne andai senza sciogliere loro il dubbio che fossimo fuggiti insieme. Forse è andata proprio così
Sean: (T) ...certo, non appartenevo al mare/anche se i Dei d'Olimpo e umana gente mi sospinsero un giorno a navigare
Elena: (T) La distanza è atlantica, la memoria cattiva e vicina...
Riccardo: (T) Vele...gabbiani/Sopra il vasto blu/La stanza è in viaggio./Ma il mare/È recintato come un campo.
Loris: (T) Arrivederci fratello mare mi porto un po' della tua luce, della tua infelicità
SLIDE 40: NERO
Eliana: (T) Futili i venti per un cuore in porto, niente più bussola, niente più carta!
Sean: (T) Venne un evo di esilio dopo che l’indignazione aveva consumato completamente la sostanza umana
Elena: (T) Sulla pelle/ho sperimentato due oceani e due continenti,/mi sento quasi come un globo: non c'è più posto dove andare. Solo stelle/più in là. E brillano.
Riccardo: (T) Non so vivere, io sono assente dalla mia vita, non sono a casa
Loris: (T) Non c’è che una nota nella tastiera dell’anima mia: “nostalgìa”.

Eliana: (T) L'esilio, agli inizi, è una scuola di vertigine 

#FucinaGulliver/17

UNA DANZA SU “DIRTY BEACHES – COAST TO COAST”
Elena: (T) Arrivano da tutte le parti, i barbari. [...] Vediamo i saccheggi, ma non riusciamo a vedere l'invasione.
Loris: (T) Altro è primitivo altro è barbaro. Il barbaro è già guasto, il primitivo ancora non è maturo.
Eliana: (T) Si strappano reciprocamente i capelli e si afferrano per gli orecchi, sforzandosi ciascuno di prender tutto per sé.
Riccardo: (T) Quando scegliamo di tacere riguardo al male in realtà lo stiamo seminando ed esso tornerà allo scoperto moltiplicato per mille
Sean: (T) I barbari stanno per arrivare, si leccano il sangue tra i denti.
Elena: (T) Tornerà la moda dei vichinghi, torneremo a vivere come dei barbari.
Loris: (T) Bisogna disattendere e "vanificare le disposizioni degli occupanti"
FINE DANZA
Eliana: (T) Barbaro balbettio cercare di raccontar chi sono: parole inciampate tra i denti mi fanno sentire straniero.
Riccardo: (T) Ormai [...] opinavo che l'onore della nostra specie non valesse troppo la pena d'essere difeso.

Sean: (T) Eppure ancora non sono domato... eppure io sono intraducibile, Io risuono il mio barbarico YOP! sopra i tetti del mondo.

lunedì 7 aprile 2014

#FucinaGulliver/16

SLIDE 36: Power to the People (Elisa Borri)
Sean: Un mastino nero lucido metallico, un cane mastino con un occhio solo, vitreo, in
mezzo alla fronte. Una mano che schiaccia un bottone.
Eliana: (T) La guerra è pace... La libertà è schiavitù... L'ignoranza è forza.
Riccardo: (T) Sapere e potere si condizionano reciprocamente e l'uomo è preso dentro il
loro circolo.
Sean: (T) Mi vuoi dire caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro, quando il male ed il potere
hanno un aspetto così tetro?
Elena: (T) Il potere non è né buono né cattivo. È il poi a regalargli un'accezione. Il potere è
divenire.
Sean: (T) Va bene, parli di poteri buoni. E poi? Menzogne sincere, gelato bollente, solitudine
affollata, guerra giusta!
Loris: (T) Ma se non potessimo il potere, e se invece il Potere potesse noi, non potremmo
poter poterci potere?
Sean: (T) La morte se la sono inventata i potenti, per schiacciarci sotto il dominio della paura.
Riccardo: (T) Un anello per domarli.
Eliana: (T) Un anello per trovarli.
Loris: (T) Un anello per ghermirli.
Elena: (T) E nel buio incatenarli!
Sean: (T) Bisogna farne di strada per diventare così coglioni da non riuscire più a capire
che non ci sono poteri buoni.

#FucinaGulliver/15


Elena: (T) Si dice che l'appetito vien mangiando, ma in realtà viene a star digiuni. 
SLIDE 35: La bocca della verità
– struttura “J'accuse”: gruppo A, gli accusatori (Riccardo, Elena, Loris) – gruppo B, i menti-
tori (Eliana e Sean) – 
Riccardo: (T) Quante bugie dovrete ancora pronunciare, prima che un briciolo di verità  veda la luce?
Elena: (T) La menzogna è nemica del progresso sociale. Si emarginano gli onesti invece di considerarli come esempio. 
Eliana: (T) Una bugia resta una bugia se tutti sanno che è una bugia?
Sean: (T) Una bugia resta una bugia se nessuno sa che è una bugia? 
Loris: (T) Una società che non conosce il male non può accettare una persona che mente. 
Elena: (T) Quando la bugia sembra vera, nasce la calunnia. 
Eliana: (T) Se abbastanza gente ci crede, allora non è più una bugia.
Sean: (T) Dopotutto, una bugia cos'è? Nient'altro che la verità in maschera. 
Loris: (T) Le bugie, ragazzo mio, si riconoscono subito! Perché ve ne sono di due specie. Vi sono le bugie che hanno le gambe corte, e le bugie che hanno il naso lungo. La tua per l'appunto è di quelle che hanno il naso lungo.
Sean: (T) È dato all'uomo, e ad esso soltanto fra tutte le creature, di poter fingere. E nella finzione non v'è menzogna alcuna. 
Eliana: (T) Ogni uomo mente, ma dategli una maschera e sarà sincero.
Elena: (T) Chi non dice bugie è più vulnerabile, ma è più coraggioso nell'affrontare le difficoltà della quotidianità. 
Loris: (T) La strada verso la menzogna è lastricata di verità apparenti.
Riccardo: (T) Allora Dio disse a Caino:
Eliana: (T) “Dov'è tuo fratello?”
Sean: (T) “Non lo so, son forse io il guardiano di mio fratello?” 
Riccardo: (T) Nel paese della bugia la verità è una malattia.